La virtù dei Parlamenti
“La moltitudine odierna delle leggi nuove, il moltiplicarsi quotidiano di migliaia di leggi, decreti, regolamenti, ordini, ha fatto sì che la parola legge non ha più alcun senso, che la legge è diventata un arbitrio, che la legge non è più una norma generale applicabile in modo duraturo a tutti, ma una regola arbitraria, creata volta per volta a regolare il caso singolo: la legge non è più ordine, certezza di vita, ma disordine, fomento di incertezza.. La virtù dei Parlamenti non consiste nel legiferare, ma nel discutere. Discutendo si vede che nove volte su dieci le proposte nuove sono erronee, sono riproduzioni di vecchi errori, di vecchie esperienze passate. La discussione ne mette in luce l’inconsistenza e fa andare a fondo. La virtù dei Parlamenti non si misura dal numero delle leggi approvate ma da quello delle proposte di legge abortite lungo il faticoso cammino della pubblica discussione.”
Luigi Einaudi