Se crede che…
Società Libera online
Anno XIX – n. 407 – 25 settembre 2019
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SE CREDE CHE
- Sia essenziale preoccuparsi dei Diritti Umani e delle Libertà individuali nel mondo
- Non basti preoccuparsi della Libertà di Popoli e minoranze solo in campagna elettorale
- L’Europa debba preoccuparsi dell’espansione coloniale cinese in Africa
- L’Occidente non debba crogiolarsi nel politicamente corretto
- I liberali trascurino la repressione delle libertà fondamentali
- Sia necessario dare attenzione alla causa, più che mai preoccupante, della Libertà del popolo di Hong Kong
- Gerarchie e istituzioni ecclesiastiche ignorino i massacri dei cristiani
- L’informazione segua logiche di corte, non di verità e conoscenza
- Non si debba dar ragione al canto di Giorgio Gaber “è bello occuparsi dei dolori di tanta tanta gente, dal momento che in fondo non ce ne frega niente”.
Continui la lettura, altrimenti è conveniente utilizzare il tempo su notizie più politicamente corrette
Da 12 anni Società Libera, Associazione apolitica di cultura liberale, promuove la Marcia Internazionale per la Libertà delle Minoranze e dei Popoli Oppressi, per denunciare la privazione delle libertà fondamentali e le difficoltà per l’autodeterminazione di milioni di persone.
Auspicando lo sviluppo di società aperte in cui tutti possano realizzare le proprie aspirazioni, con sempre meno invasività di Stati e monopoli, riteniamo che non basti occuparsi delle domestiche libertà politiche ed economiche se non si affronta il nodo dei Diritti Umani nel mondo: la difesa della Libertà non può non essere globale, dal momento che se ne avverte il bisogno in un quarto dei Paesi.
Con questi intendimenti, insieme a numerose comunità dei popoli oppressi in esilio, Tibetani, Uyghuri, Venezuelani, Iraniani, Vietnamiti, ogni anno marciamo silenziosamente per sensibilizzare opinione pubblica ed istituzioni, lo abbiamo fatto contemporaneamente anche a Parigi, Berlino, Bruxelles e Barcellona.
C’è necessità di segnali significativi ed efficaci delle istituzioni occidentali che affermano il rispetto dei Diritti Umani con dichiarazioni di principio, ma che, nei fatti, concludono accordi con Governi che hanno ben poca considerazione per principi per noi non barattabili.
Ricordiamo la “Via della Seta”, suggestione che conduce in Cina, Paese che reprime sistematicamente i diritti delle minoranze Tibetana, Uyghura, Mongola e che in Africa promuove una politica neocoloniale con uso sconsiderato dell’ambiente; il regime a partito unico nel Laos e in Cambogia; la libertà religiosa negata in Vietnam; la repressione della minoranza degli Harratin nel sud di Algeria, Marocco e Mauritania; la negazione dei diritti fondamentali di Indios, Kurdi e Sudanesi.
Il nostro impegno vuole essere efficace anche rispetto ai “professionisti dei Diritti Umani”, che ragionano per compartimenti stagni, usando approcci emotivi e politicamente corretti. E’ un impegno apparso stravagante a tanti, forse perché abituati a concepire la cultura delle Libertà come oggetto di approccio “intellettuale”.
Testimoniamolo l’impegno, marciando silenziosamente per 5 Km sulla Via Francigena, cammino simbolo della libertà dei Popoli. Marciando insieme, proviamo a scuoterla questa opinione pubblica, trasformiamo l’appuntamento annuale sul tratto finale della via Francigena in uno stimolante segnale per le Genti d’Europa.
XII MARCIA INTERNAZIONALE PER LA LIBERTA’
DELLE MINORANZE E DEI POPOLI OPPRESSI
SABATO 12 OTTOBRE 2019 ORE 14
*CAMPAGNANO DI ROMA
DALLA PIAZZA DEL COMUNE AL SANTUARIO DEL SORBO
info: 333 2765308
www.marchforfreedom.info