Tom Corradini

Astrologia, magia e altri rami della scienza

Società Libera online

Anno XX – n. 420 – 17 maggio 2020

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ASTROLOGIA, MAGIA E ALTRI RAMI DELLA SCIENZA

di Tom Corradini

Sebbene sia un avido lettore di saggi, articoli, blog di politica, economia e affini, il campo in cui mi sento a mio agio è quello dell’umanità e delle emozioni, non per niente negli ultimi dieci anni mi sono dedicato completamente al teatro. Insomma amo le cose dolcemente inutili, prima fra tutte la storia perché appunto narra di umanità. Inoltre, sapere cosa hanno fatto quelli che hanno messo piede su questa terra prima di noi può essere di qualche aiuto. A volte è necessario appoggiarsi a chi ha avuto esperienze precedenti. Una donna in gravidanza per la prima volta chiederà sempre consigli su quello che l’aspetta alla mamma o all’amica al terzo figlio. E saranno consigli pratici, non una sfilza di grafici, tabelle e fogli Excel.

Nel caso della pandemia ho riletto alcuni passaggi della Guerra del Peloponneso di Tucidide, Le Metamorfosi di Ovidio, il Decamerone di Boccaccio, La Peste di Camus. Tutto questo mi ha stranamente rilassato. Alla fine, per quanto pensiamo che le nostre situazioni siano particolari, ci rendiamo poi conto che l’umanità ci è già passata e ne è anche sempre uscita. Si scopre che la fuga verso il Sud di migliaia di persone dalla Lombardia è la classica reazione che tutte le popolazioni hanno in caso di epidemie. Eventi facilmente prevedibili come tanti altri. Molti dicono che non c’è un manuale di istruzioni rispetto a quello che sta succedendo. Mi permetto di dissentire. Il problema è che la politica fa ormai esclusivo affidamento sugli economisti (ultimamente anche sui virologi, ma non preoccupatevi, alla lunga gli economisti riprenderanno il sopravvento). Forse avere qualche storico in un gabinetto di governo sarebbe una cosa utile.

Scopriremmo anche cose interessanti rispetto al comportamento dell’umanità in una epidemia: l’impulso verso il suicidio (Le Metamorfosi), la forza rigenerante del sesso e la perdita di inibizioni sessuali (il Decamerone), la disgregazione dell’ordine costituito e della società, le fortune ammassate da nipoti ed eredi senza alcun merito, l’incapacità di programmare il futuro e l’inedia verso il lavoro, il capovolgimento di teatri di guerra (La Guerra del Peloponneso).

Ma tutto questo forse non è interessante. D’altronde siamo esseri emotivi in un mondo incerto e la paura ci spinge ad attaccarci alla sicurezza di ragionamenti più pratici e argomentazioni più solide. Le cattive notizie non piacciono a nessuno, tendiamo automaticamente ad eliminarle. L’uomo vive nella speranza (a meno che non sia un depresso cronico o abbia ricevuto una cartella di Equitalia). Se nel mese di novembre 2019 aveste iniziato ad ammassare mascherine nel vostro garage urlando a vostra moglie “sta arrivando un’epidemia mondiale, vedrai che ci saranno molto utili” è probabile che un’ambulanza non avrebbe tardato ad arrivare.

In un racconto di Woody Allen un profeta tedesco, che riusciva a vedere il futuro, intervistato nel 1900, alla domanda su come sarebbe stato il futuro della Germania nel 1910 rispondeva “radioso, meraviglioso, il paese più ricco del mondo”; nel 1915 “terribile, grande disastro, fame e guerra, il paese più povero del mondo”; nel 1939 “fantastico, la prima potenza del mondo”; nel 1945 “fame, povertà, l’ultima potenza del mondo”; nel 1980 “fantastico, imponente, una delle prime potenze del mondo”. Alla fine del racconto il profeta veniva rinchiuso in manicomio.

È un fatto provato nella nostra società che qualunque tema possa essere liberamente argomentato senza causare, come in passato, reazioni violente o censure a priori. Potete liberamente dire che l’inferno non esiste (se siete un Papa), che iniettarsi un po’ di disinfettante non sia poi una cattiva idea (se siete il Presidente degli Stati Uniti), o che investire nell’amicizia della Cina in questo periodo ha permesso di salvare vite in Italia (se siete il Ministro degli Esteri italiano) e qualunque vostra affermazione, per quanto strampalata, verrà ascoltata con tolleranza e rispetto.

Detto ciò passiamo ad un argomento più serio: l’astrologia.

L’astrologia è formata da varie branche e specializzazioni: classica, cinese, karmika. I maestri di più grande successo nel campo dell’astrologia sono oggi denominati “economisti”. Ce ne sono di tutti i tipi e di tutte le scuole, invitati di continuo in talk show e dibattiti pubblici. In teoria dovrebbero essere tutti miliardari e sfrecciare con sfavillanti Ferrari o elicotteri privati. In pratica sono spesso alla ricerca del mecenate di turno e, se possibile, di un partito al quale potersi legare e del quale condividere ogni idea e proposizione, a meno che non ce ne sia un altro che dia loro maggiori possibilità di carriera.

La Gran Bretagna vuole fare la Brexit? Giove allineato con Plutone dice che il paese andrà in recessione e affonderà sotto l’oceano. Qualcuno profetizza sulla disgregazione dell’Unione Europea? La congiunzione Marte-Urano in Ariete spiega chiaramente che soffriremmo tutti di fame e carestia, e via così. Se chiamassero il documento di programmazione economica del governo “oroscopo per l’anno a venire” probabilmente si avrebbe un’idea migliore del suo vero contenuto.

Per carità, non ho le carte astrali più aggiornate (nella forma di diagrammi a torta, istogrammi, percentuali di PIL, analisi demografiche, ecc.) ma credo che questa epidemia abbia ormai fatto perdere alla Ue quella legittimità che era stata già erosa a partire dal referendum britannico sulla Brexit.

Ha ancora la legalità, ma ha perso la legittimità.

Abbiamo creato l’equivalente di un’Unione Sovietica molle versione 2.0 (fatta di burocrati cooptati e di un Politburo che prende decisioni per l’assoluto bene comune) e temo che andrà a finire nello stesso modo della versione 1.0 precedente. La vodka scorrerà a fiumi.

Alzate però il dito per dire “Ma siete sicuri che questa roba qui funzioni?” e sarete additati come miscredenti. Sarà quindi logico aspettarsi una futura carica da novanta di schiere di astrologi che ci spiegheranno che qualunque alternativa allo status quo presente sarebbe foriera di disastri inimmaginabili. E per fare in modo che il messaggio sia ben recepito si affideranno ad un’altra scienza esatta.

Dalla caduta del muro di Berlino, in effetti, gruppi di persone, che avevano acclamato per anni un sistema che aveva fragorosamente fallito sia nel campo economico che in quello del rispetto dei diritti umani, si sono affidati alla magia. Alla discussione politica ragionata, profonda, radicale ma elegante nei confronti di un interlocutore che la pensa diversamente, si sono sostituiti concetti esoterici che viaggiano quasi tutti su un sentiero di misteriosa superiorità morale.

Qualunque tipo di dibattito serio diventa oggettivamente impossibile, qualunque pensiero, anche solo leggermente deviante, proibito.

La preoccupazione è indirizzare le persone a non pensare ad alcune cose. Da qui un controllo minuzioso e capillare sui vocaboli “permessi” e quelli “proibiti”, sul politically correct. Parole come ‘nazionalismo’, ‘identità’, ‘patria’ messe al bando fino a ieri come tabù sono state velocemente recuperate dalla cantina in cui erano state rinchiuse. Bandiere francesi, tedesche, italiane, persino lussemburghesi (il che è tutto un dire) affisse sui balconi europei. E adesso cosa si fa? Ci si affida alla magia: acronimi incomprensibili, sigle enigmatiche, parole misteriose…sure, recovery fund, mes.

Più non si capisce, più è difficile, più è misteriosa, più la magia è potente:

da una parte, un’azienda tedesca con l’efficenza tedesca, la cultura tedesca, finanziamenti a fondo perduto, bassa circolazione del virus, una Corte costituzionale con il simpatico nome di Bundesverfassungsgericht che può bocciare qualunque direttiva europea se in contrasto con la costituzione tedesca;

dall’altra, un’azienda italiana con la burocrazia italiana, prestiti dati a imprenditori perduti, alta circolazione del virus e con un governo che approva qualunque menata gli arrivi da Bruxelles, ripetendo il mantra Ce lo chiede l’Europa!

Entrambi condividono la stessa moneta e in teoria dovrebbero competere alla pari. Come fanno? Perché? Per magia…