Freedom in the world
FREEDOM IN THE WORLD
Il 26 marzo 2021, su proposta di Società Libera, Associazione apartitica di cultura liberale, Esponenti delle Comunità di Hong Kong, Iran, Laos, Nigeria, Sudan, Tibet, Turkestan Orientale, Venezuela e Vietnam hanno dato vita alla Piattaforma per i Diritti Umani FREEDOM IN THE WORLD.
La piattaforma vuole essere un terreno comune su cui riunire esponenti di minoranze, di popoli oppressi e di comunità che intendono sviluppare anche comuni attività nella convinzione che la difesa della Libertà nel mondo non può non essere globale.
La tragicità della situazione dei Diritti Umani, infatti, richiede che il nostro impegno non vada disperso in compartimenti stagni, ma incanalato secondo un approccio complessivo, con azioni corali che superino visioni parziali e settoriali mobilitazioni.
L’obiettivo è di aggregare risorse, capacità e idee per rispondere con un fronte sempre più ampio alla repressione della libertà e dei diritti naturali. Auspichiamo possano essere progettate e realizzate: Campagne di informazione e Azioni di lobbying verso le Istituzioni internazionali, dall’ONU all’Ue, dall’ASEAN alla Lega Araba, Convegni ed Eventi, come la Marcia Internazionale per la Libertà delle Minoranze e dei Popoli Oppressi.
Riteniamo che le Istituzioni internazionali debbano assumere posizioni più incisive sulla difesa della libertà dei Popoli e delle Persone; Libertà, che negli orientamenti e nelle scelte di politica internazionale troppo spesso viene subordinata ad interessi economici e convenienza politica.
Vogliamo rappresentare un segnale per la Comunità internazionale, riaffermando che il rispetto dei Diritti Umani è una condizione imprescindibile e compatibile con la stabilità politica e con lo sviluppo economico.
Per collaborazione e informazioni contattare:
Maria Perrone, Responsabile relazioni internazionali – societa_libera@yahoo.it
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Nel video la registrazione della prima riunione internazionale con interventi di rappresentanti di Associazioni e militanti per i diritti umani per la libertà in Hong Kong, Iran, Laos, Nigeria, Sudan, Tibet, Turkestan Orientale, Venezuela e Vietnam.
Convegno “Diritti Umani violati nel mondo. La parola ai protagonisti e ai rappresentanti delle organizzazioni in difesa dei Diritti Umani” L’evento è stato organizzato da Associazione Marco Pannella di Torino.
Aung San Suu Kyi, due facce e un futuro incerto – di Vincenzo Olita (Presidente di Società Libera)
La situazione in Birmania continua ad aggravarsi in un quadro estremamente confuso, anche a livello internazionale; infatti, si passa dalla risoluzione del Consiglio Onu dei Diritti Umani del 24 marzo, estremamente vuota di contenuti, alla Dichiarazione del Consiglio di Sicurezza del 1° aprile in cui si assicura di essere “attivamente impegnati sulla questione”, raccomandando, alla Giunta militare, la moderazione e la necessità di rispettare i diritti umani. L’inefficacia di queste prese di posizione è il risultato di un complesso lavorio diplomatico verso la Cina al fine di assicurare, con il suo voto favorevole, l’unanimità alla Dichiarazione. La Cina, infatti, è l’alleato più vicino alla giunta militare del generale Hlaing e più volte ha posto il veto ad una risoluzione contro la Birmania in nome del rispetto della sua sovranità nazionale e dell’integrità territoriale, tant’è che il Consiglio di sicurezza non è intervenuto sulla repressione dei rohingya nel 2016 e fino alla metà dell’anno successivo… continua a leggere
Intervista al Presidente di Società Libera, Vincenzo Olita, realizzata da Emiliano Silvestri per Radio Radicale, sull’iniziativa Freedom in the World