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LA NON LIBERTA’ DELL’UOMO MASSA IN POLITICA E NELL’ASSOCIAZIONISMO

Società Libera online

Anno XXV- n. 578- 23 giugno 2025

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Liberae Sunt Nostrae Cogitationes

di Raffaele Curzio*

In un mondo che si traveste di libertà ma vive di controllo, dove ogni scelta è programmata e ogni dissenso viene anestetizzato, l’illusione regna sovrana. Le masse camminano ad occhi aperti, ma con l’anima addormentata, cullata da slogan, da false promesse e da un ordine che non nasce dal bisogno di giustizia, ma dalle preoccupazioni del potere e dove Il dissenso è punito con l’esclusione.

Il sistema si presenta come garante del bene comune, ma è costruito su equilibri fragili, spesso sorretti da non verità e sottili strategie. Libertà concesse hanno il retrogusto di un dovuto corrispettivo, diritti riconosciuti condizionati alla fedeltà del pensiero dominante. L’umanità si adagia, spesso inconsapevole, nel comfort della delega, nella pace artificiale dell’omologazione, nel vivere e partecipare ad una falsa “armonia”,

i più deboli, verso una dovuta fedeltà, si inorgogliscono anche nel ricevere effimeri riconoscimenti.

Il consapevole —silenzioso, scomodo, raro — vede oltre i veli dell’apparenza, legge tra le righe dei linguaggi, ascolta ciò che non viene detto. Sa che la libertà non è mai un dono, ma una conquista interiore. E che la forza non è violenza, ma chiarezza della mente, lucidità del pensiero e luce della coscienza.

In un’epoca in cui si è liberi di parlare, ma non di dire ciò che è da dire. pensare autonomamente è un atto di ribellione, una ribellione silenziosa, radicale, un gesto di coraggio intellettuale.

Pensare ciò che è da pensarsi — al di là dei cavilli, dei sofismi, del politichese che simula vuota complessità — significa rompere il sonno indotto, significa affrontare la solitudine del dubbio, il rischio del disaccordo, la fatica della coerenza. Significa non accettare l’omogeneizzazione del pensiero di Stato e dei nostri stessi cuori.

E quando tutto tace, quando la paura imbavaglia le bocche e l’apatia spegne le coscienze, allora chi è desto diventa voce, grida di verità che squarciano il silenzio. Una presenza che ricorda ai dormienti che esiste ancora una dignità quella della nostra Libertà.

Basta con l’europeismo, ripensiamola la nostra Europa!

Basta, con von der Leyen, Merz, Macron, Starmen, Meloni, Sanchez, Rutte, Tajani, Kallas, perenni trasformatori quotidiani delle misere particolarità della politica, a fronte di una suaprofonda universalità.Riflettiamo sull’esistente dignità del pensiero politico dei De Gasperi, Adenauer, Spaak, Monnet, Macmillan, credendo nella libertà individuale e alla nostra responsabilità. 

*Società Libera